In Italia, Intrum è guidata da Giovanni Gilli (presidente) e Marc Knothe (advert), ed è il partner preferito di Intesa Sanpaolo. Mentre la gestione delle sofferenze bancarie è in testa alle priorità della BCE già da qualche anno, la cessione delle inadempienze probabili ha conquistato la ribalta solo da qualche mese. La risposta è che comprare o gestire sofferenze ha come obiettivo incassare quanto più possibile “lavorando” il credito, quando più in fretta possibile. Per esempio, se compro o gestisco a 10 centesimi una sofferenza di nominali 1€, e recupero 30 centesimi in tre anni, anche al netto dei costi di gestione è probabile che io abbia fatto un eccellente affare. Su 278 miliardi di euro di esposizioni deteriorate lorde delle banche italiane, ninety nine miliardi sono i cosiddetti Unlikely To Pay.<br /><br />Facendo tesoro di questa esperienza negativa il sistema bancario si sta in questi ultimi anni organizzando per prevenire il deterioramento dei crediti ed evitare così le di incappare in ulteriori perdite anche dai crediti non classificati come Non Performing”. Rorai (Deloitte), “alla luce dei margini bassi del settore bancario legati alla dinamica dei tassi d’interesse”, ha concluso consigliando alle banche di “investire nella prevenzione dell’insorgere di crediti deteriorati con l’ottimizzazione dei processi, meccanismi per identificare i primi segnali di deterioramento e interventi veloci appena questi si concretizzano. Ciò è possibile con investimenti ingenti nella tecnologia e partnership, in quanto le banche devono specializzarsi e trovare associate adeguati per i business non core, come è appunto la gestione dei crediti deteriorati”. L’importante è che siano specializzati su particolari segmenti e sappiano proporre soluzioni anche revolutionary per affrontare through via numerous situazioni. Nelle porte girevoli degli Npl, e domani degli Utp, troviamo innanzitutto il Credito fondiario, controllato dal fondo americano Elliott (partecipazioni di peso in Tim e nel Milan) e guidato dal direttore generale Iacopo De Francisco, che ha una lunga esperienza nelle banche con incarichi di vertice in Credito emiliano, Popolare di Milano e Popolare di Vicenza.<br />Ciò significa che la banca ritiene di non poter più recuperare il credito e, nel caso di un prestito ipotecario, procede con il pignoramento della casa. Spiegandoti la differenza tra crediti UTP e sofferenze capirai meglio perché, al momento, per Marco e Valeria ci sono ancora diverse porte aperte. unlikely to pay, che tradotto letteralmente in italiano significa “improbabile che paghi”. Questo tipo di crediti è infatti associato a una situazione economica difficile del debitore, che fatica a pagare le rate o gli interessi legati a un prestito.<br /><br />Al progetto è stata knowledge esecuzione mediante un’operazione di cartolarizzazione dei crediti conferiti dalle banche e da Amco e l’intervento di un fondo comune di investimento mobiliare chiuso gestito da Prelios sgr. La cessione di UTP da parte delle banche sta diventando una pratica sempre più diffusa, perché più diffusa è la nascita di crediti unlikely to pay in Italia. Secondo gli ultimi dati l’ammontare totale di UTP per le banche italiane era di circa 80 miliardi di euro. Un peso per il comparto, già con numerosi problemi e da poco uscito da una forte crisi finanziaria.<br />Sul fronte dei debitori, ovvero coloro in difficoltà nel ripagare il prestito avuto dalla banca, possono trarre vantaggio dalla situazione. Solitamente, infatti, nel caso di UTP si possono aprire nuove possibilità di negoziazione del debito, sia sul fronte della durata che su quello dei tassi di interesse, più convenienti. La banca ha interesse nel cedere gli UTP per evitare di avere in bilancio un numero troppo alto di crediti “complicati”, mentre la terza parte, in qualità di investitore, compra con l’obiettivo di guadagnare con il recupero del credito da parte del debitore. Rottamazione-ter e saldo e stralcio, ultimo giorno per saldare le cartelle prevede la cessione, appunto, dell’UTP, ovvero del credito nei confronti del debitore in difficoltà, verso una terza parte.<br /><br /><ul><br /> <br /> <br /> <br /> <li>Secondo gli ultimi dati l’ammontare totale di UTP per le banche italiane period di circa 80 miliardi di euro.</li><br /> <br /> <br /> <br /> <li>Quest’ultima dovrebbe aiutare gli istituti di credito a ridurre il loro inventory di NPL, anche se resta il rischio che una maggiore volatilità di mercato possa renderla meno attraente per le banche, thoughtful le alte commissioni legate alla garanzia statale”.</li><br /> <br /> <br /> <br /> <li>E per i quali sarebbe necessario una strategia advert hoc, diversa da quella per le sofferenze.</li><br /> <br /> <br /> <br /> <li>Un’operazione interessante anche per lo schema, trasparente, che porta in superficie le «sliding doorways» della sofferenza bancaria.</li><br /> <br /> <br /> <br /> <li>unlikely to pay, che tradotto letteralmente in italiano significa “improbabile che paghi”.</li><br /> <br /> <br /> <br /> <li>Un altro aspetto è Esecuzione immobiliare: come può il debitore ottenere l’autorizzazione per continuare advert abitare la casa pignorata è quello delle competenze immobiliari che consentono di stabilire il reale valore del credito.</li><br /> <br /> <br /> <br /></ul><br />O ritiene più rischioso, per un banca, zavorrarsi di Btp invece d'imbottirsi di derivati a orologeria, come hanno fatto molte banche del Nord Europa. Secondo il rapporto PricewaterhouseCoopers pubblicato dicembre del 2018, le sofferenze e le inadempienze probabili delle banche italiane erano pari rispettivamente a 130 e 86 miliardi di euro, rispetto ai a hundred sixty five bn e ninety four bn dell'anno precedente. Al 2017, la concentrazione dei crediti Utp nelle prime dieci banche italiane period dell'80%, di cui il fifty three% nei primi tre. Il tasso di copertura dei primi 10 istituti di credito italiani che è risultato del 65.eight% per i Bad Loans e del 35% per gli Utp, rispetto al sixty one.6% e al 31.zero% del 2017.<br /><br /><h1>Cosa sono gli UTP</h1><br />Se già da diversi anni i crediti deteriorati, o non performing https://www2.zippyshare.com/v/fp3JAk7I/file.html (NPL) sono sotto stretta sorveglianza da parte degli organi regolatori nazionali e sovranazionali, solo di recente l’attenzione della Banca Centrale Europea si è spostata anche sui cosiddetti UTP, cioè gli “Unlikely to Pay”, crediti formalmente integri ma per i quali è ipotizzabile una difficoltà di rimborso. E per i quali sarebbe necessario una strategia ad hoc, diversa da quella per le sofferenze.<br /><br /><h2>Informazioni di valore</h2><br />A prescindere dalla decisione, da parte degli Istituti di credito, di cedere o gestire internamente il portafoglio, è imprescindibile un’analisi di screening di quest’ultimo per capire quale sia la condizione anagrafica e patrimoniale effettiva delle posizioni presenti. Attraverso una prima due diligence di tipo investigativa, sviluppata in collaborazione con società dotate di licenza ex artwork. 134 TULPS e strutturate per la gestione massiva delle informazioni, è infatti possibile categorizzare il portafoglio a seconda della loro situazione anagrafica e patrimoniale. altro articolo di BeBeez), fino ad abbandonare le trattative nell’ottobre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). “Credevamo nell’operazione con Banca Ifis, tant’è che ci abbiamo investito molto tempo”, ha ammesso Briozzo.<br />Una volta definito il valore, in termini macro, del mercato è però interessante capire la differenza tra NPL e UTP in termini di caratteristiche e di tipologia di gestione da parte degli Istituti di credito, per comprendere poi le esigenze in fase di analisi dei propri portafogli. In linea generale ciò che differisce è difatti la situazione del debitore, che nel primo caso è considerato ormai insolvente in modo permanente, nel secondo è invece in una situazione di difficoltà temporanea per cui potrebbe potenzialmente ritornare in bonis. Parallelamente è chiaro come cambi quindi la modalità di gestione dei portafogli di crediti per le due categorie con un focus sul recupero del credito di tipo giudiziale nel caso delle sofferenze ed una possibilità di una gestione più attiva e stragiudiziale per le inadempienze probabili. Fatta questa distinzione è facile intuire come per le sofferenze l’approccio principale sarà quello del recupero, ragion per cui la cessione di portafogli diventa una soluzione più percorribile in quanto il Servicer Npl potrà acquistare advert un prezzo decisamente inferiore al suo valore nominale per poi implementare un’azione di recupero in grado di creare un margine di profitto. Diverso è invece il discorso per gli UTP che, vista la loro miglior situazione, in un’ipotetica cessione, verranno offerti advert un prezzo di vendita decisamente più alto rispetto ad un portafoglio di crediti in sofferenza.<br /><br />